Durante il biennio filosofico, ho avuto la grazia di vivere un’esperienza pastorale intensa e profondamente formativa nella Basilica di Sant’Elena Imperatrice, nel cuore di Quartu Sant’Elena. Un cammino vissuto con gioia e gratitudine, che ha segnato in modo indelebile il mio percorso vocazionale e umano.

A guidarmi in questo tempo prezioso è stato Mons. Alfredo Fadda, parroco della basilica, insieme ai viceparroci che si sono avvicendati nei due anni: don Gianmarco Lorrai, nel primo anno, e don Euphrem Audrey Hasimana, nel secondo. Con loro, tanti altri collaboratori parrocchiali a partire dal diacono Rinaldo, i ministri, le catechiste, i gruppi e le associazioni, tutti hanno saputo offrirmi un esempio concreto di Chiesa viva, operosa e accogliente.

Non ero solo in questo cammino. A condividere con me l’esperienza sono stati diversi seminaristi: Giacomo Pisano, della nostra Archidiocesi di Cagliari, e Giovanni Bianchina, della Diocesi di Ozieri, nel primo anno; nel secondo, Nicola Pinna, della Diocesi di Iglesias. Nel periodo natalizio si sono aggiunti anche due seminaristi del Madagascar, Laurene Carol Randriamanantena e Augustin Patrik Rajaonarisolo, della Diocesi di Morondava.

In questi due anni abbiamo avuto modo di scoprire una realtà parrocchiale sorprendentemente viva. Il grande oratorio, sempre animato da bambini e ragazzi, è stato un vero laboratorio di fraternità e ascolto. La vita liturgica della comunità è stata altrettanto intensa, arricchita in modo particolare dall’Anno Giubilare, che ci ha visti impegnati nell’accoglienza dei pellegrini e nelle varie celebrazioni giubilari. Uno dei momenti più toccanti è stato senz’altro l’ordinazione episcopale di S.E.R. Mons. Mario Farci, celebrata proprio in basilica: un evento storico che abbiamo avuto la gioia di vivere da vicino.

In ogni ambito, dalla catechesi alle celebrazioni, dalle attività oratoriali all’incontro con le famiglie e gli anziani abbiamo percepito una comunità pronta a camminare insieme, nella fede e nella carità. Soprattutto, ci siamo sentiti accolti con affetto sincero.

In basilica non siamo stati semplici ospiti, ma fratelli. E, soprattutto, ci siamo sentiti a casa.

Ringrazio il Signore per questa tappa del mio cammino: un tempo prezioso di ascolto, servizio e crescita, nella consapevolezza che ogni incontro, ogni gesto semplice, ogni liturgia vissuta insieme ha lasciato un seme che continuerà a portare frutto.

Paolo Vacca, seminarista

Ultime News

“Charitas Christi urget nos”

“Charitas Christi urget nos”

Le parole dell’Apostolo Paolo, “Charitas Christi urget nos” – «l’amore di Cristo ci spinge» – hanno illuminato la vita...