“Charitas Christi urget nos”

“Charitas Christi urget nos”

Le parole dell’Apostolo Paolo, “Charitas Christi urget nos” – «l’amore di Cristo ci spinge» – hanno illuminato la vita di grandi santi della carità come san Giuseppe Benedetto Cottolengo, santa Teresa di Calcutta e il beato Nicola da Gesturi. Oggi, quello stesso amore continua a guidare i passi di noi seminaristi che, anche quest’anno, viviamo un’esperienza di servizio pastorale presso il Presidio Ospedaliero Policlinico Universitario Duilio Casula di Monserrato.

Da circa sei mesi, insieme a un compagno della diocesi di Iglesias, condivido questa particolare esperienza che, ogni volta che faccio ritorno in seminario, mi lascia arricchito nel cuore e nello spirito. La nostra presenza si concretizza nella visita quotidiana ai reparti, dove offriamo la possibilità di ricevere la Santa Comunione o, laddove ciò non sia possibile, un semplice momento di preghiera e di ascolto.

Il cuore di ogni giornata è la celebrazione della Santa Messa, alla quale partecipano non solo operatori sanitari, ma talvolta anche alcuni pazienti. È in queste occasioni che si percepisce con forza la presenza di Dio nei volti, nelle storie e nella fede di chi soffre, offrendo la propria vita con grande fiducia.

Più che dare, riceviamo: riceviamo testimonianze profonde, essenziali per il nostro cammino vocazionale. Accanto all’incontro con i malati, si sviluppa inevitabilmente anche un dialogo umano e spirituale con medici, infermieri e operatori sociosanitari, in un clima di collaborazione e rispetto reciproco.

A guidarci in questo percorso è il cappellano dell’ospedale, don Andrea Piseddu, che non solo ci accoglie, ma condivide con noi momenti di preghiera, dialogo e fraternità, accompagnandoci nel servizio pastorale giorno dopo giorno.

Alessio Pilloni

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La comunità di Elmas: una tappa preziosa

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“Charitas Christi urget nos”

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Giornata Mondiale Vocazioni 2025

Giornata Mondiale Vocazioni 2025

La LXII Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che si celebrerà l’11 maggio, ha come tema: “Credere, sperare, amare”. Non compare un soggetto, ma è spontaneo pensare che si parli dei fedeli cristiani, chiamati ad accogliere il dono divino delle virtù teologali e a viverle nella concretezza della loro esistenza. Ma se avessimo l’ardire di pensare che anche Dio potrebbe essere il soggetto dei tre verbi, forse non saremo lontani dalla verità.

Nel suo messaggio per la Giornata di preghiera per le vocazioni, inviato dal Policlinico Gemelli, Papa Francesco affermava che “ogni vocazione nella Chiesa – sia essa laicale o al ministero ordinato o alla vita consacrata – è segno della speranza che Dio nutre per il mondo e per ciascuno dei suoi figli”. Prima del nostro sperare in Dio, infatti, c’è la speranza di Dio per noi.

Il poeta francese Charles Péguy ha espresso questo concetto con parole mirabili nell’opera Il portico del mistero della seconda virtù:

“Bisogna fare speranza a Dio, lui ha ben fatto speranza a noi.
Singolare mistero, il più misterioso. Dio ha fatto la prima mossa,
Dio ci ha fatto speranza. Ha cominciato. Ha sperato che l’ultimo dei peccatori,
che il più infimo dei peccatori lavorasse almeno un po’ alla sua salvezza,
sia pure poco, poveramente, che se ne sarebbe occupato un po’.
Lui ha sperato in noi, sarà detto che noi non spereremo in lui?
Dio ha posto la sua speranza, la sua povera speranza in ognuno di noi,
nel più infimo dei peccatori.
Egli ha messo nelle nostre mani, nelle nostre deboli mani,
la sua speranza eterna. Nelle nostre mani passeggere. Nelle nostre mani peccatrici.
E noi, noi peccatori, non metteremo la nostra debole speranza nelle sue mani eterne?”

Se il Signore Gesù chiama alcuni a vivere l’avventura del dono totale di sé nel ministero presbiterale o in una qualche forma di consacrazione o nel matrimonio, è perché spera che essi possano essere, con la grazia dello Spirito, fermento di rinnovamento nel mondo e voce profetica che annunzia il Regno.

Siamo invitati perciò a pregare, specialmente in questo giorno, perché chi vive la vocazione al sacerdozio, alla vita religiosa e consacrata e al matrimonio, sia fedele alla promessa, e chi ha intrapreso un cammino di formazione, si impegni con tutte le forze a portarlo a compimento. Ricordiamo anche di pregare, in particolare, per i nostri sacerdoti e per il nostro Seminario Arcivescovile.

Possiamo utilizzare la preghiera proposta per questa giornata dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni, oppure una o più delle intenzioni di preghiera che seguono.

Signore Gesù, ti sei fatto pellegrino in mezzo a noi, sempre ci precedi e ci accompagni: mostraci la Via, affinché camminando sulle orme dei tuoi passi procediamo sicuri sulla strada del Vangelo. Il tuo Spirito Santo spalanchi nel nostro cuore la porta della fede: ci insegni a pregare, a chiedere perdono e a perdonare. Nell’ascolto della tua Parola e in una vera riconciliazione possiamo udire e comprendere la tua voce che sempre ci chiama. Rendici tuoi discepoli e attraverso la nostra vita arricchisci la tua Chiesa di sante vocazioni perché ogni persona si sappia amata e benedetta e conosca la vita e la speranza dei figli di Dio. Amen.

1) O Padre, guarda con bontà il nostro Seminario Arcivescovile: fa che i nostri candidati al sacerdozio possano custodire la tua parola e vivere la carità, per render sempre più sicura la loro vocazione e la loro elezione.
2) Signore risorto, ravviva il dono del sacerdozio nei presbiteri della nostra Chiesa diocesana: siano autentici testimoni di vita evangelica
3) Manda, o Signore, nuove vocazioni alla vita religiosa alla tua Chiesa, discepoli missionari per l’annuncio del Vangelo
4) Signore Gesù, che visiti la terra e la disseti, rendi i sacerdoti instancabili ministri della tua misericordia
5) Padre buono, suscita generose vocazioni al celibato e alla verginità, siano segno delle nozze eterne di Cristo con la Chiesa

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA 62ª GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

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“Charitas Christi urget nos”

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Camminare insieme: volti, voci e vita a S. Giuseppe a Pirri

Camminare insieme: volti, voci e vita a S. Giuseppe a Pirri

Una delle esperienze principali di quest’anno seminaristico è stata il tirocinio pastorale presso la Parrocchia S. Giuseppe a Pirri, accanto al parroco don Roberto Atzori.
Come lo scorso anno, anche quest’anno la catechesi è rimasta uno degli impegni principali. Assieme alle catechiste ho seguito in particolare i ragazzi che si preparano alla Cresima: un gruppo certamente vivace, ma in cerca di vita vera. Non sempre è stato facile coinvolgerli, ma dietro quell’apparenza di disinteresse si nasconde spesso un desiderio di risposte profonde e di relazioni significative. In questo tempo di incontri, di ascolto, di condivisione, abbiamo camminato assieme, offrendo loro occasioni di confronto legate alla loro vita concreta. È stato un cammino certamente impegnativo, ma ricco di incontri veri e di piccole luci che si sono accese durante il percorso.

Una delle novità di quest’anno è stata la possibilità di formare un coro di bambini: non si è trattato solamente di insegnare i canti da eseguire durante la Messa, ma è stata occasione per accompagnare il piccolo gruppo di dodici piccoli coristi in un percorso fatto di ascolto e condivisione. Attraverso la musica, ognuno ha potuto condividere il proprio talento e superare le proprie timidezze. Il canto è stato così strumento di comunione, unendo bambini di età diverse e i genitori che si sono resi disponibili ad accompagnarli in questo percorso.

Un altro ambito che mi è stato affidato è stato l’accompagnamento dei genitori dei battezzandi, sperimentando quanto sia importante accogliere ogni storia e far sentire ciascuno parte di quella grande famiglia che è la comunità parrocchiale.

Infine, una delle esperienze più toccanti è stata la visita e la comunione portata agli ammalati. Non si è trattato solamente di portare Gesù, ma di sostare, esserci, stare nella vita di quelle persone, con rispetto e discrezione. Una sofferenza condivisa, uno sguardo che ti accoglie senza il bisogno di spiegazioni sono piccoli segni che rimangono impressi e mostrano come quella comunione che porti, accade, si realizza lì con loro.

Porto nel cuore tutto ciò che ho vissuto e sono profondamente riconoscente a don Roberto e a tutta la comunità per l’accoglienza e la fiducia che ho ricevuto.

Enrico Muscas

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“Charitas Christi urget nos”

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“Germogli di Speranza” – Giornata Diocesana Ministranti 2025

“Germogli di Speranza” – Giornata Diocesana Ministranti 2025

“Germogli di Speranza” – Giornata Diocesana Ministranti 2025 

Venerdì 25 aprile, negli spazi del Seminario Arcivescovile, circa 120 ministranti della nostra Arcidiocesi, insieme a una quarantina di adulti che li accompagnavano, hanno animato la tradizionale giornata a loro dedicata.

È stata una presenza significativa, se si tiene conto del fatto che a Roma, lo stesso giorno, iniziava la celebrazione del Giubileo degli adolescential quale ha partecipato anche una nutrita delegazione della nostra Diocesie che le vacanze favorite dal “ponte” hanno reso impossibile ad alcuni partecipare. L’evento è stato organizzato, come anche negli anni passati, dai seminaristi e da alcuni membri dell’equipe dell’Ufficio di Pastorale vocazionale, ma hanno collaborato anche animatori da diverse parrocchie: è stata una bella opportunità per condividere la passione e il lavoro pastorale a servizio della nostra amata Chiesa di Cagliari.

La giornata è stata scandita dalla catechesi, tenuta dal nostro Arcivescovo Mons. Baturi, dal gioco e dalla S. Messa. Dopo il pranzo, le premiazioni e i saluti.

Il tema “germogli di speranzaè un richiamo alla realtà dei chierichetti, veri semi di speranza sia con il loro servizio nelle celebrazioni sia con la loro testimonianza cristiana negli ambienti che frequentano. Il Vescovo ha riassunto la sua riflessione, che ha preso spunto dal brano evangelico della parabola del seminatore, sottolineando soprattutto tre verbi: ascoltare, accogliere, perseverare.

I giochi, semplici ma molto efficaci, hanno trasmesso ai piccoli ministranti ulteriori stimoli vocazionali”, circa l’importanza dell’ascolto e della condivisione, la cura nel concentrarsi sulla voce-guida senza farsi distrarre da altre voci, la custodia del tesoro prezioso che abbiamo ricevuto, la prontezza nel rispondere a una “chiamata”, l’attenzione alle necessità degli altri.

La celebrazione della Messa ha coronato la giornata: abbiamo potuto alimentare la speranza attingendola alla sorgente zampillante dell’eucaristia, che non viene mai meno.

Abbiamo concluso la giornata con l’auspicio di poterci incontrare più spesso durante l’anno.

Link al drive con le foto della giornata.

https://drive.google.com/drive/folders/1FiCvV8qAL7XXgw18gubKGz_YORbp_26H?usp=share_link

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Il Seminario Arcivescovile e l’Ufficio Diocesano per la Pastorale delle Vocazioni sono lieti di annunciare la Giornata Diocesana dei Ministranti, che si terrà il 25 aprile 2025 presso il Seminario Arcivescovile. Un’opportunità speciale per tutti i ministranti della nostra diocesi di incontrarsi, crescere insieme e rinnovare il proprio impegno nel servizio liturgico.

Germogli di speranza

Pensando al tema giubilare possiamo dire che i nostri chierichetti sono come dei germogli di speranza. Essi, infatti, non solo svolgono un servizio nelle liturgie, per aiutare il popolo di Dio a celebrare il culto, fonte di speranza, ma sono anche stimolati a trasfondere nella vita quanto hanno appreso nel servizio della celebrazione del mistero.

La Giornata Diocesana Ministranti vuole dare a loro una opportunità unica di incontrare altri coetanei animati dalla stessa passione e di condividere momenti di riflessione, preghiera e gioco.

Organizzazione e partecipazione

La preparazione e lo svolgimento dell’evento saranno curati dai seminaristi, dall’equipe di Pastorale Vocazionale e dagli animatori di alcuni oratori della diocesi, che accompagneranno i ragazzi nel corso della giornata.

Iscrizioni

Per partecipare alla Giornata Diocesana dei Ministranti, ti invitiamo a compilare l’apposito Modulo di iscrizione e a inviarlo all’indirizzo email: pastoralevocazionale.cagliari@gmail.com. Ti ricordiamo che le iscrizioni scadono il 20 aprile 2025, quindi assicurati di inviare il modulo entro quella data per garantire la tua partecipazione.

Non vediamo l’ora di accoglierti il 25 aprile in Seminario!

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